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IL POMODORO A PARMA

Il Pomodoro .... La tomàca

Si dice che Parma sia la capitale del pomodoro, e il merito va riconosciuto a Carlo Rognoni, colui che ha fondato l'industria conserviera parmigiana.
Bisogna anche riconoscere a quest'uomo di avere portato in primo piano il tipo di pomodoro riccio di Parma, re delle insalate e delle salse.
Siamo nella seconda meta' dell'Ottocento e Carlo Rognoni intuisce che la materia prima va trasformata, si affacciano cosi' alla storia i nuovi pionieri dell'industria che sta nascendo, Mutti, Rodolfi, Pezziol, Pagani.
Ma è nel 1922 che il tutto decollera' con la Stazione Sperimentale delle conserve.
Ad oggi chi si reca a Parma puo' visitare il Museo del Pomodoro presso la Corte di Giarola a Collecchio.
I pomodori sono arrivati dal Peru' come pianta ornamentale e c'è voluto molto tempo prima che qualcuno li assaggiasse, oggi si coltivano tutto l'anno ed in alcune famiglie è un rito preparare la conserva in casa.
Ad oggi si possono classificare più varietà:
-RAMATO, usato spesso in cucina, cresce sui rami, pelle liscia.
-CUORE DI BUE, pochi semi, ottimo per le insalate, appare grinzoso.
-SAN MARZANO, forma allungata, ottimo per le salse, polpa soda.
-SARDO, buccia robusta e soda, è pronto a fine inverno, saporito a crudo.
-TONDO, ottimo per i ripieni.
-PERINO, cresce a grappoli, è indicato per il concentrato di pomodoro.
-DATTERINO, si trova tutto l'anno, molto saporito.
-COSTOLUTO, usato per le insalate, ha grandi dimensioni, ottimo farcito.
 
Ora non vi resta che cercare delle aziende agricole Biologiche e comprare gli ultimi pomodori di stagione, vi assicuro che sono ottimi!!!!

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